Andrea: in comunità per rimettere insieme i pezzi

cuore puzzle

Andrea arriva in FATA nel 2013 e inizia a frequentare il centro diurno IL RIFUGIO. Questo perché la situazione all’interno della sua famiglia è molto faticosa: i genitori litigano di continuo, sono molto aggressivi e qualche volta violenti; spesso anche lui e il fratello vengono coinvolti in questi brutti conflitti. Le cose però peggiorano sempre più. Mamma e papà stanno male, abusano di farmaci e non sempre sono lucidi e adeguati con i figli. Il fratello di Andrea è maggiorenne e decide di allontanarsi da casa. Ma Andrea no e va protetto. Per questo i Servizi Sociali decidono che il centro diurno non basta più e Andrea viene inviato in comunità.

Per un primo periodo frequenta EOS, la comunità per i più piccini, poi, diventato grande, passa alla comunità EOS2, dove da subito instaura buone relazioni con gli altri ragazzini, tutti preadolescenti come lui. Il primo anno però è davvero molto difficile per Andrea: l’allontanamento dai genitori che, per quanto inadeguati, erano l’unico suo punto di riferimento, la tragica morte del papà in un terribile incidente d’auto, e infine la bocciatura alla nuova scuola, su cui aveva tanto investito.

Che fatica rimettere insieme i pezzi e ricostruirsi in un ambiente nuovo e così diverso! Nonostante le grandi difficoltà non si perde d’animo. Con l’aiuto degli educatori e il sostegno dei nuovi amici incontrati in comunità, si rimette in piedi: affronta con successo un nuovo anno scolastico; si inserisce nella realtà dell’oratorio e, soprattutto, rivede la mamma, il fratello e i nonni con una nuova serenità e consapevolezza, quella di chi ha fatto un percorso di cura e di crescita e che, dopo la tempesta, torna a vedere il sole. Andrea insomma ricomincia a sorridere e, con il sorriso, è arrivata per lui l’occasione di essere accolto in un’altra famiglia, non la sua, purtroppo, perché non è ancora in grado di garantirgli una crescita sana.

Andrea è stata fortunato, ha trovato sulla sua strada tante opportunità di aiuto; ma è stato anche molto bravo: le ha sapute cogliere e ottimizzare al meglio.

Da qualche settimana Andrea è in affido e nonostante sia molto distante da FATA, è sempre in contatto con gli amici e gli educatori di FATA e sono già in programma delle visite. Non vediamo l’ora di rivederti (felice) caro Andrea!!!